Il Duca Gabriele De Martino è da tempo malato, ormai affidato, giorno e notte, al suo fidato Cerusico, che tenta di guarirlo. Nonostante ciò, il feudo di Faicchio è di nuovo in festa: le otto contrade sono pronte a sfidarsi ancora una volta per portare a casa il Santo Drappo, ma nuove sfide e misteri metteranno alla prova la corte e le contrade di Faicchio. La reggenza del feudo è quindi nelle mani della Duchessa Catarina Carrara, che, per la prima volta, darà inizio ai giochi di Medievalia senza il suo amato sposo.
Tuttavia, l’arrivo di un messaggero desta agitazione e sorpresa nella Duchessa che, seguita dal Bargello, convoca immediatamente il Gonfaloniere e il Mastrodatti a Castello.
Il Duca finalmente compare davanti al suo popolo e dichiara l’imminente arrivo dei Duchi Carafa di Maddaloni, i quali vengono accolti da gioiosi festeggiamenti. Ed ecco che il nobile di Maddaloni annuncia una notizia ancora più importante: l’arrivo di Sua Santità, Papa Innocenzo IX. Una figura incappucciata e vestita di bianco arriva nella piazza del Castello: è il nuovo pontefice, che benedice tutti i presenti, ma mantiene il silenzio.
Improvvisamente un frate, coperto di polvere, irrompe dinanzi al castello, accusando il nuovo Papa di essere un impostore; è Frate Benedetto da Subiaco, messo della Chiesa di Roma. Si avvicina al pontefice e, strappandogli dal capo il cappuccio, ne rivela le reali sembianze. Lo sgomento della piazza è forte, un brusio di sorpresa si leva dal popolo delle contrade. La corte di Faicchio è visibilmente confusa e imbarazzata, nessuno prende iniziativa sul da farsi, ogni protocollo è saltato. Allora, il Duca De Martino è costretto, ancora una volta, ad affidarsi alle sagge parole di Ermanno, il Centenario, parole che sapranno portare alla decisione giusta.
Intanto con i suoi discorsi il falso pontefice dimostra la sua vera fede e dedizione nei confronti di Dio e dei suoi fedeli. Il Duca resta in silenzio e meditando sulle parole di Ermanno il Centenario, comprende un importante verità: una vera guida, politica o spirituale che sia, è quella che sa mettersi al servizio degli altri, perseguendo la pace e la fratellanza.
Anche quest’anno, nel solco della ormai tradizionale consuetudine iniziata nell’edizione del 2016, Medievalia si arricchisce di nuove storie e personaggi, abilmente adattati ai limiti di tempo concessi dalla rappresentazione. In questa edizione, l’obiettivo è chiaro: infondere alla narrazione un’energia rinnovata, vibrante e attuale, mentre la fantasia si intreccia con la contemporaneità. La magia di Medievalia, con i suoi giochi, le competizioni e le atmosfere incantate, si fonde con il presente, trasportandoci in un viaggio emozionante tra tradizione e innovazione. Mentre i contradaioli si sfideranno con slancio e passione, il pubblico sarà immerso in una festa di spensieratezza e allegria, tra sbandieratori, chiarine, cornamuse, percussioni, mangiafuoco, trampolieri e falconieri. La conquista del prestigioso Palio di san Giovanni, radicata nella tradizione, diventa un’entusiasmante celebrazione ricca di colpi di scena che appassioneranno e coinvolgeranno il pubblico, regalando momenti indimenticabili di divertimento e spettacolo.